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Azerbaijan, Kazakhstan e Uzbekistan esportatori di energia verde in Europa

La firma dell’accordo firmato a Baku il 15 novembre 2023 tra Azerbaijan, Kazakhstan e Uzbekistan costituisce un impegno congiunto per sfruttare le abbondanti risorse solari, eoliche e di idrogeno della regione. I ministri dell’energia e dell’economia dei tre paesi si sono riuniti a Baku, in Azerbaigian, per stabilire le basi di questo ambizioso progetto.

Nel corso dell’incontro è stato eplorato il potenziale dell’esportazione di elettricità dai paesi dell’Asia centrale all’Europa attraverso l’Azerbaijan. Come noto, lAzerbaijan, in collaborazione con Georgia, Romania e Ungheria, sta attivamente sviluppando il corridoio di esportazione Mar Caspio – Mar Nero – Europa, puntando a una capacità di 4 GW. La rotta Nakhchivan-Turchia-Europa è progettata per agevolare il transito di oltre 1 GW di energia verde. Il coinvolgimento del Kazakhstan e dell’Uzbekistan in queste iniziative è previsto rafforzi i loro mercati dell’elettricità, promuova la collaborazione nella produzione di idrogeno verde e ammoniaca verde e consolidi la sicurezza energetica regionale. Tutte le parti hanno riconosciuto l’importanza vitale dello sviluppo sostenibile attraverso una maggiore generazione di elettricità e l’ampia adozione di fonti di energia rinnovabile. I paesi si sono altresì impegnati alla decarbonizzazione preservando i propri interessi economici

Durante l’incontro, è stato delineato un piano completo per lo sviluppo ed esportazione dell’energia verde, compresa la preparazione di specifiche tecniche e l’istituzione di una joint venture per sovrintendere all’attuazione del progetto. Questo approccio collaborativo enfatizza l’impegno di tutte le parti coinvolte nel realizzare questa visione.

Il comunicato congiunto, firmato dai ministri, mette in luce il potenziale di energia rinnovabile dei rispettivi paesi e il loro impegno incrollabile a unire le forze per esportare in Europa energia elettrica generata da fonti alternative. Questo sforzo collettivo dovrebbe rappresentare un passo fondamentale per affrontare le esigenze energetiche del continente riducendo al minimo l’impatto ambientale.

Per avanzare ulteriormente in questa iniziativa, i partecipanti all’incontro hanno istituito un gruppo di lavoro congiunto incaricato di sviluppare un quadro completo per la cooperazione nello scambio di energia, con particolare attenzione alle fonti di energia rinnovabile. Il gruppo esaminerà la fattibilità dello sviluppo e dell’esportazione di idrogeno verde e ammoniaca verde, aprendo la strada alla creazione di infrastrutture energetiche solide e sostenibili.

Riconoscendo l’importanza di una pianificazione approfondita, i ministri hanno concordato di avviare una gara d’appalto per preparare uno studio di fattibilità preliminare basato sulle specifiche tecniche approvate. Questo approccio meticoloso dovrebbe garantire che il progetto sia fondato su solidi principi economici e considerazioni di sostenibilità ambientale.

I ministri hanno anche esplorato la possibilità di creare una joint venture per sovrintendere all’attuazione del progetto, dimostrando il loro impegno condiviso per il successo di questo sforzo. Questo approccio collaborativo favorirà un ambiente sinergico favorevole all’innovazione e all’efficienza.

Per mantenere l’impulso e affrontare le sfide emergenti, i ministri hanno concordato di tenere il prossimo incontro a Tashkent, in Uzbekistan, fornendo una piattaforma per un dialogo continuo e un’azione coordinata. Questo impegno costante garantirà che il progetto rimanga in pista e si adatti al panorama energetico in evoluzione.

L’emergere del Kazakistan, dell’Uzbekistan e dell’Azerbaijan come esportatori di energia verde in Europa rappresenta un passo significativo verso la diversificazione del portafoglio energetico del continente e la riduzione della sua dipendenza dai combustibili fossili. Questa collaborazione tra le nazioni dell’Asia centrale segnala un crescente impegno per la sostenibilità e una visione condivisa per un futuro più pulito e più verde.

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